La pratica psicomotoria Aucouturier (psicomotricità relazionale) è basata sul gioco spontaneo e sul rispetto dell’individualità di ogni bambino.
Il gioco spontaneo è il mezzo più autentico che il bambino ha per interagire e relazionarsi con il mondo, confrontarsi, comunicare e crescere. Ogni bimbo mentre gioca si racconta, soprattutto attraverso il corpo, il movimento, il non verbale.
Nella sala i bambini hanno la possibilità di: saltare, dondolarsi, scivolare, avvolgersi nei teli, salire su trenini (teli) e lasciarsi trasportare, distruggere torri di cubi di gomma piuma, giocare al tiro alla fune, fare il gioco del cucù, ripararsi nelle casette di cubi, costruire, travestirsi con i teli, giocare il simbolico -> “il fare finta di” essere un super eroe, una mamma/un papà, un animaletto, un guerriero, una principessa, un mostro e molto altro.
La seduta è divisa in due fasi:
- il gioco senso-motorio, il pre-simbolico, il simbolico
- decentramento: disegno, costruzioni, pongo.
Piano piano il bimbo imparerà a decentrarsi dal suo vissuto e a rappresentarsi attraverso le sue opere, facendosi strada in quel passaggio che lo porterà dal piacere di agire al piacere di pensare.
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